giovedì 12 settembre 2013

FINALMENTE!! CUSCO\MACHU PICCHU

Sono le 5 del mattino, usando un eufemismo la notte passata in pullman non è stata molto rigenerante. Non dimenticherò mai la fatica che feci nel salire per le innumerevoli e sconnesse stradine acciottolate di Cusco; i suoi oltre 3000 mt di altezza pesano come macigni nei nostri zaini, il fiato ed il cuore chiedono pietà e riposo ogni 10 mt.





Per fortuna l'ostello dove passeremo qualche giorno si rivela essere accogliente, pulito ed economico per gli elevati standard di una delle città più turistiche del Sud-america.
Il fascino storico di questa città si evidenzia in ogni sua pietra, la grandezza Inca traspare ad ogni angolo arrivando perfino a trasmetterci un lieve senso di soggezione per tutta questa perfezione e simmetria.






Purtroppo il flusso inesauribile e costante di turisti ha radicalmente cambiato l'attitudine del cusqueno, trasformandolo in uno spietato venditore, alla continua ricerca di turisti con i quali poter far affari, una caccia che inizia sui bordi dei marciapiedi tra offerte di massaggi e menù imbattibili e che si sposta negli occhi dei piccoli di lama in braccia a ragazzini tipicamente vestiti finendo nell'enorme buisness che li racchiude tutti sotto un unico grande insieme: machu picchu.








I costi elevatissimi per raggiungere Aguas caliente con il famosissimo treno panoramico ci costringono a cercare un trasporto alternativo, alternativa che si rivela essere un van condiviso con altri turisti, l'enorme differenza di prezzo apparentemente risparmiata ci fa' gridare all'affare, un affare che Ramona sicuramente rimpiange durante il viaggio su questa strada 'alternativa' stretta sterrata senza protezioni laterali , disseminata di croci e dirupi, nella quale le manovre per passare nei due sensi di marcia vengono affrontate da tutto il gruppo di giovani ed intrepidi viaggiatori con il fiato sospeso e silenziosi sguardi di preoccupazione.

Dopo parecchie ore di tensione arriviamo finalmente all'idroelettrica, l'ultimo punto percorribile con i mezzi di trasporto, visto il breve tratto e il costo decisamente accessibile non riusciamo a resistere alla tentazione di percorrere l'ultimo tratto di strada con il treno panoramico tanto sognato.



Arrivati ad Aguas Caliente due percezioni completamente contrastanti si presentano dinnanzi a noi, la prima riguarda l'incantevole contesto naturalistico nel quale la città è adagiata, tra imponenti e verdeggianti montagne, l'altra ci riporta immediatamente alla globalizzante realtà del turismo di massa del quale anche noi facciamo parte. Non ci si mette molto a comprendere che questa città ancor più di Cusco ha risentito del massiccio e a volte fin troppo invasivo afflusso di turisti, un'invasione così nevrotica da riuscire in parte a svalorizzare l'incantevole paesaggio. Una macchina per far soldi, di questo si tratta aguas caliente, locali, ostelli, e negozi di ogni genere occupano ogni centimetro di questa città, costruzioni selvagge che si sovrappongo come mattoncini del Jenga.






Luci, rumori, soldi e turismo sono stati valorizzati molto di più di natura, silenzio, e pace danneggiando di conseguenza uno dei siti più straordinari del mondo. Ma questa non vuole passare come la classica critica con una leggera sfumatura radical chic e una punta hippy, vuole essere solo una considerazione di come il turismo globalizzato se non sottoposto a ferree restrizioni e buon gusto possa diventare deleterio per i paesaggi che paradossalmente cerca di promuovere e proteggere.
La sveglia suona, ci siamo!!! Dopo quasi sette mesi di viaggio stiamo per raggiungere una delle destinazioni più affascinanti del nostro viaggio :machu picchu , arrivati all'ingresso dopo aver preso una guida locale ci mettiamo diligentemente in coda come bestie destinate al macello.

Siamo dentro!

















Si dice che la prima impressione sia decisiva nella successiva formulazione di un giudizio, il primo colpo d'occhio della città perduta è così intenso da provocarci quella sensazioni di vuoto tipica dell'aereo, quella sensazione così forte da farti venire i brividi lungo tutto il corpo.
Parlarvene mi sembra sminuente, descriverlo superfluo, farvelo capire inutile, fortunatamente le foto potranno trasmettervi molte più sensazioni delle mie parole. La culla di una delle civiltà più straordinarie della storia finalmente davanti a noi; i lama, il verde, la sinuosa forma delle montagne conferiscono al sito un qualcosa di magico, una magia che a tratti sembra connetterti con l'antica civiltà Inca annullando qualsiasi tipo di legge spazio-temporale.
E' ora di guardare per l'ultima volta machu picchu e ritornare ad idroelettrica dove il nostro van ci aspetta per riportarci a Cusco.
Questa volta il viaggio di ritorno sembra essere meno traumatico dell'andata, la stanchezza prende il sopravvento su gran parte dei viaggiatori, svegliati solo da un sasso caduto sul pullmino, rassegnati e fiduciosi dalle doti del nostro guidatore ci abbandoniamo alle braccia di Morfeo addormentandoci con gli occhi colmi dalle meraviglie visitate durante il giorno.
Ritornati a Cusco, stanchi e soddisfatti facciamo ritorno nel nostro tanto caro ostello, decisi nel saltare la cena ci dirigiamo a passo spedito verso la nostra stanza, quando dalla stanza adiacente una voce familiare fa' sorridere i nostri cuori, i nostri vicini sono Martin, Megan, and Katharina ragazzi incontrati ad Arequipa con i quali ci siamo trovati a nostro agio fin dal primo momento, decidendo che il meritato ristoro può aspettare qualche ora giusto il tempo di una cena alcolica, e un salto in discoteca...





Sicuramente uno degli aspetti più divertenti nel viaggiare in questo modo è quello di rincontrarsi magari a giorni, settimane, mesi di distanza con ragazzi come te che stanno affrontando un viaggio come il tuo, e che poco a poco diventano la tua famiglia viaggiante, una famiglia fortificata dall'aspetto comune di essere per tutti molto lontani da casa, e di conseguenza uniti in questo stare lontano, una lontananza in grado di accelerare e fortificare legami e sentimenti.
Una famiglia della quale hanno fatto parte anche Francesco e Manuela, il primo un amico di Torino incontrato grazie al destino in plaza de Armas a migliaia di km di distanza da quella piazza Vittorio dove spesso e volentieri ci vedevamo, e Manu la sua ragazza nonché compagna di viaggio conosciuta in Brasile.


Dopo la felicità di aver incontrato un tuo amico\concittadino dall'altra parte del mondo, e dopo aver assaporato anche la parte più autentica di Cusco, il quartiere di San Blas,  possiamo essere soddisfatti della nostra esperienza Cusquena.





E' ora di rimetterci in moto, è ora di macinare altri km, è ora di conoscere il nono stato dall'inizio del nostro viaggio: BOLIVIA STIAMO ARRIVANDO!!

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