Alla capitale della salsa non abbiamo dedicato il tempo e le energie che avrebbe meritato. Il nostro ostello sporco e squallido è stato il catalizzatore della nostra stanchezza. I tre giorni passati a Cali sono stati vuoti e senza energie, i 35 gradi non hanno facilitato la scoperta di questa città, relegandoci nel suo barrio storico:San Antonio. Oltre alla stanchezza e alla sporcizia non possiamo non raccontarvi del timore provato nei confronti del nostro bizzarro quanto psicopatico vicino di stanza tedesco. I sentori che i meccanismi del cervello di Karl non fossero stati ben oliati li percepimmo fin dal nostro primo incontro, seduto sul divano della zona comune con gli occhi vitrei e assorti nel vuoto, intento a pronuciare un'inquietante litania in tedesco.
La nostra preoccupazione raggiunse il suo parossismo quando alle 2 di notte del giorno seguente, nel silenzio e nella desolazione del nostro ostello trovammo Karl nella penombra a fissare la porta della nostra stanza, accompagnato dal suo inseparabile sguardo vitreo e inespressivo.
In un clima di terrore siamo stati ben felici di abbandonare la trafficata,calda e umida Cali per raggiungere Girardot, cittadina nella quale Karen, l'amica di Ramona stava trascorrendo le sue vacanze in una meravigliosa finca con piscina, in compagnia dei suoi amici.
giovedì 28 febbraio 2013
sabato 23 febbraio 2013
MANIZALES - Colombia!
I tre giorni trascorsi a Manizales sono stati intensi sia da un punto di vista naturalistico e sia da un punto di vista umano.
L'ospitalità ricevuta all'ostello AquimeQuedo è andata ben al di là di un semplice rapporto proprietario/cliente.
I sorrisi e la disponibilità di Sonia e Sandra sono state un ulteriore conferma della splendida attitudine dei colombiani nell'affrontare la vita, rendendo le indimenticabili gite al Cierro Nevado e la finca di Caffè un piacevole contorno.
L'escursione al Cierro Nevado a 4.000 mt. è stata sicuramente uno dei trekking più spettacolari compiuti durante questi mesi di viaggio.
Impressionanti i cambiamenti naturalistici notati salendo in quota.
Se a 3.000 mt. le mucche da latte, i mungitori, e i cani rendevano pittoresco e movimentato il paesaggio ad accoglierci sui 4.000 mt. una densa coltre di nebbia e una distesa di particolarissimi e setosi alberi di montagna.
I nostri corpi affaticati dalla scarsita d'ossigeno si sono trascinati attraverso l'immobilità di questi paesaggi lunari, come pesci boccheggianti fuori dall'acqua.
Tutt'altro panorama ci siamo trovati a percorrere il giorno seguente alla finca di caffè.
La zona cafetera con le sue colline ricoperte di pianta da caffè ci ha riportato alla mente le tanto amate Langhe piemontesi. In una sorta di vicinanza spirituale con le nostre terre abbiamo ascoltato entusiasti i vari processi di lavorazione del caffè, terminando la visità con una sontuosa bandeja paisà ( piatto tipico della zona) e con una apprezzatissima degustazione di caffè.
Nonostante questo nel cuore porteremo le classi di salsa improvvisate da Sandra nell'area comune dell'ostello, e la simpatia ed innocenza di Sonia, che sono state così travolgenti da rendere la permanenza a Manizales indimenticabile.
L'ospitalità ricevuta all'ostello AquimeQuedo è andata ben al di là di un semplice rapporto proprietario/cliente.
I sorrisi e la disponibilità di Sonia e Sandra sono state un ulteriore conferma della splendida attitudine dei colombiani nell'affrontare la vita, rendendo le indimenticabili gite al Cierro Nevado e la finca di Caffè un piacevole contorno.
L'escursione al Cierro Nevado a 4.000 mt. è stata sicuramente uno dei trekking più spettacolari compiuti durante questi mesi di viaggio.
Impressionanti i cambiamenti naturalistici notati salendo in quota.
Se a 3.000 mt. le mucche da latte, i mungitori, e i cani rendevano pittoresco e movimentato il paesaggio ad accoglierci sui 4.000 mt. una densa coltre di nebbia e una distesa di particolarissimi e setosi alberi di montagna.
I nostri corpi affaticati dalla scarsita d'ossigeno si sono trascinati attraverso l'immobilità di questi paesaggi lunari, come pesci boccheggianti fuori dall'acqua.
Tutt'altro panorama ci siamo trovati a percorrere il giorno seguente alla finca di caffè.
La zona cafetera con le sue colline ricoperte di pianta da caffè ci ha riportato alla mente le tanto amate Langhe piemontesi. In una sorta di vicinanza spirituale con le nostre terre abbiamo ascoltato entusiasti i vari processi di lavorazione del caffè, terminando la visità con una sontuosa bandeja paisà ( piatto tipico della zona) e con una apprezzatissima degustazione di caffè.
Nonostante questo nel cuore porteremo le classi di salsa improvvisate da Sandra nell'area comune dell'ostello, e la simpatia ed innocenza di Sonia, che sono state così travolgenti da rendere la permanenza a Manizales indimenticabile.
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