Le espressioni e i colori piú usati per descrivere Lima nel corso dei secoli sono stati: cenere, grigio umido e plumbeo, Il romanziere Alfredo Bryce Echenique l’ha paragonata ‘all’ombelico di una balena morta’, mentre Daniel Alarcón l’ha dipinta come pesante, piatta e pallida, uno sporco soffitto di cotone.
Era inevitabile che dopo simili presentazioni, la percezione mentale creatasi nelle nostre teste fosse di una Lima grigia sbiadita, di una cittá caotica e pericolosa e disperatamente incolore.siamo stati piacevolmente sorpresi, anche perché peggio di cosí non poteva essere, ( direte voi), ma l'anima di questà cittá si é presentata a noi sotto molteplici aspetti, incominciando con i vivaci colori dei suoi edifici coloniali in centro, proseguendo con gli aromi e i sapori della sua tradizione culiniaria manifestatasi negli squisiti ceviche, nel tipico cuy, etc..
Incantandoci definitivamente con lo spettacolo di barranco il quartiere piú affascinante della città, costituito da una collina verdeggiante affacciata sul blu intenso dell'oceano.
Lima sicuramente non rientrerá tra le più belle cittá del sud america, peró dopo averla conosciuta possiamo dirvi che non rientra neanche nella vasta gamma dei grigi, utilizzati per descriverla nel corso degli anni.Abbiamo trovato una capitale ricca di storia e cultura, di colori e di gatti, si avete capito bene, qui ha la sua sede il primo parco abitato solo da gatti mai visto prima, nel quale centinaia di felini vengono generosamente sfamati dagli sforzi dei volontari, creando una incredibile eccezione nettamente contrastante con l'egemonia canina, unici propietari dei parchi sud americani.
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