Buenos Aries coincide con il ricongiungimento con i miei genitori.
Da un lato molto
desiderato dall'altro molto temuto.
La presenza di mamma si è
percepita prima del suo arrivo, quando la notte siamo arrivati nel bellissimo
albergetto da lei scelto, raffinato in stile coloniale, elegante ma non troppo, proprio come lei.
Così dopo una piacevole
serata a casa di Luisa e Diego ci siamo adagiati nell' enorme lettone a nostra disposizione. Erik non riuscendo a resistere alla lussuosa tentazione di addormentarsi tra le soffici coperte si abbandono' quasi immediamtamente tra le braccia di Morfeo, al contrario mio che ci misi un bel pò a prendere sonno, disturbata dai
mille pensieri...
Ma alle 7.30 del mattino
un frenetico TOC-TOC ci svegliò, lo riconobbi subito, prorio come un cucciolo
di otaria riconosce il verso della mamma in mezzo a una spiaggia affollata dai suoi simili, lo stesso TOC-TOC mi aveva
svegliato per tutta l'infanzia.
Assonnata mi precipito
alla porta e non faccio in tempo a girare la maniglia che una valanga di
affetto saltellante mi si precipita addosso, tra singiozzi e mille baci non
riesco a capire con esattezza cosa mi viene detto, ma le mie guancie riconoscono quelle lacrime che
forse troppe volte e in troppi aeroporti le ho fatto patire.
Quell'istante mi ha
confermato che le case non sono in luoghi precisi, non poggiano esclusivamente su travi e mattoni ma su abbracci e affetto.
Invece papà nella sua
stanza lo vado a cercare io e come al solito gli abbracci, se non per scherzo,
lo imbarazzano ma oramai ho imparato a ricavare l'affetto anche dal suo maschile imbarazzo.
Dopo quasi un oretta per l'immenso
piacere di Erik ( che ama le mattinate tranquille) eravamo giá per strada con
l' ansia di conoscere la tanto sognata Buenos Aries. La quale grata di
tanto entusiasmo ha deciso di regalarci una splendida giornata di sole. La città è
troppo grande da visitare a piedi così affittiamo delle bici e ci dirigiamo
verso il porto vecchio magnificamente ristrutturato.
Dopo una giornata meravigliosa passata a scoprire angoli inaspettati di Buenos Aires non ci poteva essere conclusione migliore di una sontuosa abbuffata nel ristorante "Sige la Vaca" uno dei più popolari per l'asado a buffet, terribilmente controproducente per la nostra voracita'.Dopo aver contribuito allo sterminio di un'intero gregge ci dirigiamo stremati, con le muovenze di un panda verso l'albergo per terminare questa lunga giornata.
Dopo una giornata meravigliosa passata a scoprire angoli inaspettati di Buenos Aires non ci poteva essere conclusione migliore di una sontuosa abbuffata nel ristorante "Sige la Vaca" uno dei più popolari per l'asado a buffet, terribilmente controproducente per la nostra voracita'.Dopo aver contribuito allo sterminio di un'intero gregge ci dirigiamo stremati, con le muovenze di un panda verso l'albergo per terminare questa lunga giornata.
Il cambio di stile al
nostro viaggio si fa sempre più sentire, cosi i giorni successivi sono stai
rapidi e ben organizzati in modo da poter vedere la maggior parte delle
attrazioni di questa immensa città, di contro forse questa rapidita' non ci ha fatto assaporare come avremmo voluto la belleza di questa splendida metropoli; ma i giorni a disposizione ed il ritmo per iprossimi 13 giorni dovra' essere questo!!!
Ma va detto che
l'incredibile voglia di comunicare degli argentini e la loro innata gentilezza
ci ha permesso comunque di farci sentire i ben venuti rendendo divertentissime le passeggiate per il quartiere di Boca dove siamo rimasti
ammaliati dai mille colori e dalle sinuose movenze dei ballerini di tango "cattura
turisti".
Sempre a base di tango è stata la serata al ristorante "Los
Angelitos" dove le nostre pietanze si sono raffreddate nei piatti, ipnotizati dalle acrobazie dei ballerini.
Emozioni differenti ma altrettanto intense ci sono state trasmesse l'ultimo giorno: la mattina trascorsa a passeggiare tra gli imponenti viali di Palermo e Recoleta e il pomeriggio a perderci tra le migliaia di bancarelle a cielo aperto che animano ogni domenica lo storico quartiere di San Telmo.
Meravigliosa, sporca, affascinante, decadente, povera, ricca di contenuti, questi alcuni dei contrasti avuti tra i personaggi del gruppo, e come se la stesssa cosa fosse vista e soppesata con filtri totalmente diffreenti, facendomi riflettere su come, molto spesso le nostre catene piu' strette siano create dai nostri pregiudizi.
Meravigliosa, sporca, affascinante, decadente, povera, ricca di contenuti, questi alcuni dei contrasti avuti tra i personaggi del gruppo, e come se la stesssa cosa fosse vista e soppesata con filtri totalmente diffreenti, facendomi riflettere su come, molto spesso le nostre catene piu' strette siano create dai nostri pregiudizi.
Buenos aires e' riuscita a manifestarci tutta la sua tristezza per la nostra partenza regalandoci un violento acquazzone che ci ha costretti a rifugiarci in un caratteristo bar per assistere al nostro ultimo tango.
Bellissimo leggere le impressioni del viaggio che ho preparato io insieme a tua mamma!!
RispondiEliminaAttento al post su Bariloche perchè ci sei anche tu!!! Un abbraccio
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