lunedì 13 maggio 2013

Cascate di Iguazù - Argentina


Il primo ricordo legato alle cascate di Iguazù è il penetrante odore di selva percepito appena usciti dall' aereo, esaltato dall' 80% di umidità.
Fuori dall'aereoporto appoggiato al mini van c'è la nostra guida : Rodrigo, uno strano incrocio tra Mr. Crocodile Dundee, un Richard Geere versione anni 80 con una leggera componente di Alfonso Signorini,sicuramente accentuata dagli aderentissimi pantaloni a semi-zampa. Nonostante le apparenze Mr.Richard Signorini  si rivelerà una persona molto professionale, simpatica, cortese e incredibilmente paziente.
Perchè diciamocelo, per sopportare la famiglia Volpe di pazienza ce ne vuole un bel pò; dal sedile posteriore ammiravo con compassione stupefatta le espressioni di stupore e interesse che Rodrigo riusciva a manifestare nell'ascoltare  per la terza volta il medesimo ed intramontabile monologo di mio padre su ulivi, bici o quanto e meglio in Italia e furgoni.

Un piccolo inconveniente all'arrivo in albergo, costringe me ed Erik a condivedere la stanza con i miei genitori sistemandoci sul loro divano,facendomi rivevere gli infernali ricordi delle mie vacanze adolescenziali, per fortuna dalla mia parte oggi a differenza di ieri ho lo xanax. Forse l'unico indifeso della situazione è Erik che si ritrova con  una fidanzata fusa dagli psicofarmaci, una suocera euforica e e un suocero determinato nei suoi interminabili monologhi su "la vita secondo Osvaldo".
Comunque... La nostra avventura alla scoperta delle cascate Iguazù inizia dal versante Brasiliano il quale non mostra la parte migliore delle cascate,ma sicuramente la più organizzata. Organizzazione manifestata con un suggestivo volo in elicottero sopra le cascate. Nel pomeriggio per soddisfare la gioia edile di papà siamo andati a visitare la diga di Maipù la più grande al mondo.Nonostante l'imponenza dell'opera la testa di Erik è all'attesissimo ottavo di finale di champions leauge contro il Celtic di Glasgow.






Il giorno seguente è toccato al versante Argentino sicuramente più affascinante di quello brasiliano, dove la potenza e l'energia  sprigionate dalla garganta del diablo sono riuscite a colpirci come un fiume in piena provocando in noi una sorta di riverenza nei confronti di cotanta potenza. Sudditanza accompagnata da uno dei più violenti temporali di sempre, in grado persino di bagnarci fin dentro le ossa.






Nel pomeriggio non contenti delle secchiellate d'acqua prese al mattino,  abbiamo fatto una delle escursioni più divertenti del viaggio, sfidando in gommone l'impeto di una forza così dirompente, passando sotto le cascate minori di Iguazù.


3 commenti:

  1. Di bello in bellissimo! Un crescendo fantastico! Veramente la natura è uno spettacolo sublime! Grazie! GP

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  2. Grazie a te per la costanza con la quale ci segui!un abbraccio

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  3. ...Vi seguo con sincera simpatia, ma non Vi Inseguo.., anche se la tentazione è tantaaaaaaa!!!!....

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