Non appena giunti a Cahuita veniamo travolti dal compassato quanto tipico ritmo di vita caraibico.Un ritmo così lento e rilassato da far percepire la normale scansione del tempo in maniera molto più rallentata.
Accaldati e leggermente appesantiti dagli zaini, percorriamo la vie sterrate della città alla ricerca di un posto dove dormire.Spinti dall'irresistibile richiamo dell'oceano ci ritroviamo alla pensione di Jenny.Ad accoglierci una vecchia hippy inglese sulla sessantina, arrivata a Cahuita una trentina di anni or sono.Oltre ad aver perso il cuore per questa città, Jenny ha lasciato gran parte del suo fegato e dei suoi neuroni.Completamente ubriaca ed assonnata la proprietaria ci mostra svogliatamente le stanze a disposizione.La pensione completamente disabitata e fatiscente non invoglia i nostri corpi seppur stanchi a fermarsi, dopo esserci congedati ci incamminiamo nuovamente alla ricerca di un ostello che sappia trasmettere un po' più di calore.
Il calore che tanto stavamo cercando lo ritroviamo in Lidia una donna di una simpatia e di una dolcezza fuori dal comune, proprietaria delle Cabinas Las Palmas. L'ostello nel suo perfetto disordine riesce a infondere in noi un senso di sicurezza e accoglienza così forti da riscaldare i nostri cuori.
Cuori che prendono letteralmente fuoco, quando ritornati da cena, ci ritroviamo seduti al tavolo con una coppia di musicisti argentini a cantare insieme a Lidia le più classiche canzoni sud americane.
I giorni seguenti sono caratterizzati da un incessante pioggia che non ci permette di potere godere pienamente dell'incantevole spiaggia di Cahuita e del suo parco nazionale.
Sicuramente quello che ricorderemo con più affetto di questa città, non saranno le sue acque cristalline o il suo lussureggiante parco, ma la dolcezza e la bontà di una donna che tutti avrebbero voluto avere come nonna.
La gentilezza nel portarci il caffè al mattino, la premura nel farci assaggiare ogni suo piatto, la forte somiglianza con la tanto amata nonna Rina, le esilaranti immagini nel vederla ballare con il mio amico Dennis in collegamento su Skype per Juve-Inter, hanno reso il soggiorno alle cabine las Palmas unico ed irripetibile.Nonostante i 4 giorni di pioggia Lidia è stata il nostro sole, doverla salutare per andare a Porto Vejo è stato veramente difficile.
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